|
|
04.03.2011 |
1. | |
2. | |
3. | |
4. | |
5. | |
6. | |
7. | |
8. | |
9. | Tra gli dei |
10. | La funzione |
11. | |
|
. . .
|
|
Eden, la danza di un mondo perfetto
Eden si, il tuo sguardo dice ti aspetto
Oggi che,ogni gesto ritrova il suo senso
Poi Eden, un passo sui bordi del tempo
Eden, il riscatto il sogno protetto
Eden, la luce di un giorno perfetto
E se alla fine riusciremo a credere
Nelle nostre promesse
Avremo pace, le risposte incognite
Da sempre le stesse
Per diventare adulti come nuovi Dei,
Di un vecchio universo.
Per imparare ad affrontare il tempo noi,
In un mondo diverso
E dare un domicilio alle distanze e poi,
In un giorno perfetto
Eden sala danze domenica aperto.
Eden, il tuo passo che non è più incerto.
Eden, un rifugio alla fine di tutto.
Eden, la certezza che piega il sospetto.
Quando alla fine riusciremo a credere,
Nelle nostre promesse-
Avremo pace, le risposte incognite
pur sempre le stesse,
per dare un domicilio alle distanze e a noi
e un giorno perfetto
Avremo spiagge disegnate e morbide
Da un soffio del tempo
Tramonti ed albe ad aspettare in soffici
mattine d’argento.
Tra le foreste giocheremo a perderci senza piu orientamento
Tra le tempeste insieme per proteggerci
cullati dal vento
Quando alla fine riusciremo a credere
Nelle nostre promesse
Quando alla fine riusciremo a credere
Nelle nostre promesse
Quando alla fine riusciremo a credere
Nelle nostre promesse
Quando alla fine riusciremo a credere
Nelle nostre promesse
. . .
|
|
Vuoi mostrarmi la tua ombra
Vuoi strisciare un po' qui, qui con me
Vuoi dirmi chi sei
Vuoi dirmi che vizio hai.
Dai, morbido è il frutto, sai
la tua tentazione ormai è nel mio regno.
Dai, sono il nome dei tuoi guai
Nessuno saprà mai, solo per noi.
Vuoi, sbucciare la tua colpa
Vuoi, strisciare un po’ ancora qui con me
Vuoi, gridare chi sei
Vuoi, sibilare che vizio hai
Sai, la virtù porta rimpianti e sai
Che non si dissetano mai
I suoi fantasmi insonni
Dai, morbido è il frutto e sai
la tua tentazione ormai è nel mio regno.
Dai, tocca il nome dei tuoi guai
Nessuno saprà mai, solo per noi.
Dai, mordi il seno dei tuoi guai
E nessuno saprà mai
Che è ciò che vuoi.
. . .
|
|
Sei stata l'ondata perfetta
per infrangerti contro di me
e adesso che tutto è sommerso che cosa resta e perchè?
sei stata l'ondata perfetta
per infrangerti contro di me
e adesso che tutto è sommerso che cosa resta e perchè?
sei stata un'ondata violenta
per aprirti qui dentro di me
e adesso che tutto è diverso questo silenzio cos'è?
una festa infestava la mia testa
mentre lei rotolava nella cesta
della rivoluzione, della sbronza
tra le voci calde della protesta
mi sentivo un veliero nel tuo letto
ma per te io non ero che un insetto e poi
un giocattolo d'indifferenza
dimmi quanto vale la mia verginità
giù la piazza accendeva la tempesta
quel diluvio di ogni adolescenza
un uragano un ammutinamento
contro la ginnastica dell'obbedienza
samurai senza pace senza guerra
nell'elastico dei sentimenti tuoi
c'era il disordine dell'innocenza
nell'adrenalina delle mie verità
sei stata l'ondata perfetta
per infrangerti contro di me
e adesso che tutto è sommerso
che cosa resta e perchè?
sei stata un'ondata violenta
per aprirti qui dentro di me
e adesso che tutto è diverso
questo silenzio cos'è?
(La ghiglia si incaglia nella voglia di te
ed io ero il tuo prossimo relitto)
la chiglia si incaglia nella voglia di te
che travolgevi tutto senza tanti perchè
che eri come un tuffo dove il mare pi blu
e io ero il tuo prossimo relitto
le sciarpe al collo e tutta la carnalità
in quel corteo le prime libertà
ti consegnavo l'ingenuità
quante volte mi hai rubato la verginità
sei stata l'ondata perfetta
sei stata l'ondata perfetta
ed io ero il tuo prossimo relitto
sei stata l'ondata perfetta
sei stata l'ondata perfetta
quante volte mi hai rubato la verginità
(La ghiglia si incaglia nella voglia di te
tu eri come un tuffo dove il mare è più blu)
ed io ero il tuo prossimo relitto
(le sciarpe al collo e tutta la carnalità
ti consegnavo l' ingenuità )
quante volte mi hai rubato la verginità
. . .
|
|
Ora il bosco è buio che cosa fai?
hai cercato i lupi ma cosa fai
ora che si allungano su di noi
le ombre cinesi
Mentre accendi il mutuo all'oscurità
I piani tariffari all' eternità
le lotterie e i sorrisi d'immunità
sono ombre cinesi
Libera la testa subito dal prodotto interno lurido
libera la testa subito dal prodotto interno lurido lurido
libera la testa subito dal prodotto interno lurido
Libera l'Italia subito dal prodotto interno lurido lurido
Hai giocato facile fino a qua
dentro un paradiso gonfiabile
di ombre cinesi
Libera la testa subito dal prodotto interno lurido
libera la testa subito dal prodotto interno lurido lurido
Libera l'Italia subito dal prodotto interno lurido
libera l'Italia subito dal prodotto interno lurido lurido
. . .
|
|
Benzina Ogoshi
Benzina Ogoshi
Benzina Ogoshi
Benzina Ogoshi
Non sei riuscito a concludere nulla
Non sei riuscito a farti rispettare
Non sei riuscito a non fare cazzate
Non ci sei riuscito
Non sei riuscito mai a cambiare
Non sei riuscito a non vomitare
Non sei riuscito perchè non ti applichi
Non sei riuscito a finire gli studi
Non sei riuscito a diventare qualcuno
Non ci sei riuscito
Non siete riusciti a bissare Microchip Emozionale
Non siete riusciti a bissare Microchip Emozionale
Non siete riusciti a bissare Microchip Emozionale
Non siete riusciti a bissare Microchip Emozionale
Benzina Ogoshi
Benzina Ogoshi
Benzina Ogoshi
Benzina Ogoshi
Benzina Ogoshi
Benzina Ogoshi
Benzina Ogoshi
Benzina Ogoshi
Non sei riuscito a cogliere l'occasione
Non sei riuscito a svoltare
Non sei riuscito a farmi stare meglio
Non ci sei riuscito
Non sei riuscito a fare come tutti gli altri
Non sei riuscito a darci un taglio
Non sei riuscito ad essere puntuale
Non sei riuscito a farmi venire
Non ci sei riuscito (bastardo!)
Non siete riusciti a bissare Microchip Emozionale
Non siete riusciti a bissare Microchip Emozionale
Non siete riusciti a bissare Microchip Emozionale
Non siete riusciti a bissare Microchip Emozionale
Non siete riusciti a bissare Microchip Emozionale
Benzina Ogoshi
Benzina Ogoshi
Benzina Ogoshi
Benzina Ogoshi
(Bastardi!)
(E non va bene di qua e non va bene di là, non si capiscono le parole, quando fai così sei troppo commericiale, quando fai cosà non si capisce un ca... oh, mi sembri mia madre! E che cazzo!)
. . .
|
|
oggi è l'ultimo giorno
poi il mondo finirà
mano dal finestrino
domani io partirò
per sdraiarmi sul sole
addormentarmi per ore
dimenticare e fuggire da te
oggi... oggi...
oggi un vecchio gabbiano
dice che crescerò
presto nel mare del tempo
forse mi perderò
in vacanza sul sole
addormentarmi per ore
immaginarmi migliore
di te
a sdraiarmi sul sole
addormentarmi per ore
adesso non mi svegliare
mai più
oggi oggi
. . .
|
|
Quando avrai inverni così
da proteggere
Quando avrai silenzi così
da comprendere.
No! Se vorrai, sarò
no! più di un attimo
no! e poi resterò
no! al risveglio.
Quando vedrai il tuo freddo sciogliersi
saprò attendere
Quando vedrai le tue foglie schiudersi
saprò sorridere.
No! Se vorrai, sarò
no! più di un attimo
no! e poi resterò
no! al risveglio.
(No!) Tra gli insetti e vento
(no!) di una primavera
(no!) fino in fondo al cielo
(no!) e giù in terra.
Quando vorrai arrenderti
ma non lo farai
Quando imparerai a non fuggire più
e a risplendere.
. . .
|
|
"Lampioni e portici
è andata così
Piccola istrice
Dagli occhi bui
Quel bacio alcolico
Rossetto è... guai
è stato facile
Non lo è stato maii
haaaaaaaaa
Chi ci ricorderà
Chi ti farà ridere
Per chi ti smarrirai
Chi userà lo sguardo tuo
Chi lo farà al posto mio
Io dove sarò...
Tra il fiume e i portici
Già buio alle sei
Cuore selvatico
Quanti anni hai
Non dirmi amore mai
Ma incantami... daiiii
E così facile non lo è stato mai haaaaaaaaa
Chi sa chi pungerai
Chi ti farà piangere
Chi ti addormenterà
Chi userà lo sguardo tuo
Chi lo farà al posto mio
Io dove sarò...
Nella città
Il cuore di un istrice
Ti cercherò
In un traffico labile
Chiii
Chi ci ricorderà
Chi ti farà ridere
Per chi ti smarrirai
Chi userà lo sguardo tuo
Chi lo fa al posto mio
Io dove sarò..."
. . .
|
|
. . .
|
|
. . .
|
|
E ora so
che non so più
desiderare di peggio.
So anche che
quando un dio
ti punisce,
avvera i tuoi
più sudici desideri
e in quel fruscio di ali su
che non c' è un angelo
lo so.
Vivrò così
lasciando che
si mastichi la mia anima
e in quel fruscio di ali su
che non c' è un angelo
lo so.
Ma io lottando ho avuto te
e non c' è altro che vorrò
. . .
|
|