Deh, tu bel Dio d’amore,
liberi da’ perigli scorgi i nostri passi.
E se giammai ti fur grati i sospir
d’un’alma umile
accogli or quelli, che pregando io spargo,
e propizio difendi in tanti guai e tanti
la vita, oh ciel! di due fedeli amanti.
Ma, o numi, dov’è l’Idol che adoro?
Perché tarda così?
Pur questo è il loco in cui dovea fra poco
venire.
Aimè, io sento ch’ogni picciolo indugio
è il mio tormento.
Ov’è il mio bene?
Perché non viene?
Veder mi vuole
Languir così?
Oggi è pur lento
Nel corso il sole,
Ogni momento
Mi sembra un dì.
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